venerdì 23 ottobre 2009

Bianchi Z 1930



Nelle ultime chilate di ruggine, ecco che dietro a un cumulo di porte e un kayak(!!!!)mi imbatto in questa creazione dell'amato Marchio di Viale degli Abruzzi, Milano.
Riconosciuta la marca dall' impianto frenante e dalla corona inconfondibile, carico sulla povera 500 anche lei, insieme alle altre quattro sorelle e ripartiamo allegri per la montagna, fidanzata e cane incluso..
Tornato alle mie salubri colline e all'incasinato garagino, d'acchito noto il manubrio sostituito e un orrendo carter a pistola mezzo marcio.
La cosa che più mi fa ribrezzo sono i parafanghi , che m'han riacceso da subito l'antico istinto parafaghicida.
Smontata la prima vite per eliminare l'obbrobrio, mi accorgo però di un grazioso filetto che spunta dalla ruggine, in tinta col filetto che corre sui tubi del telaio.
Noto con più attenzione la costina che corre in mezzo, e subito il ricordo va ai parafanghi Bianchi anni 40.
Fantasie?Sogni?Mah,bha, mah.. nel dubbio decido quindi di postare delle foto come ritrovata e chiedere aiuto agli amici bianchisti e non..
Sul catalogo Bianchi 1930(questa la data sul movimento centrale), appaiono parafanghini senza accenno alcuno di carenatura, e credo che così fossero, ma...mai dire mai..a voi dunque le sentenze..
Credete sia finita qui?
Ma anche no, cari amici, le pedivelle infatti, pur mantenendo la stessa foggia delle Bianchi, ...non sono marcate!!
Smonta e svita ed..eccoti un bel C1 30-31 punzonato e rupunzonato dietro!
Anche qui..chi ne sa di più??
Graditi pareri e ...un premio a chi svela l'arcano !!!s

mercoledì 7 ottobre 2009

Per amore


L'ho vista per anni appoggiata al muro di una cascina, andando a Torino.
Proprio sulla strada.
Per più di 10 anni mi son sempre ripromesso di fermarmi, di salvarla.
Lo ha fatto lei, per me.
Lei, l'ho vista cinque minuti soltanto, e mi son bastati.
Alta , bionda bellissima, Linda.
Rugginosa, bloccata alla morte, Benotto.
Un regalo inaspettato per il nostro mesiversario, gli interni di una Pandina nuova, ben rovinati.
Ruggine che si aggiunge alla ruggine, intesa che si aggiunge alla complicità.
Per amore biciclettaro,per amore di te.

giovedì 1 ottobre 2009

Campione d'Italia!



Questo tipo di bici, in genere, le snobbo.
Son fatto così, certe categorie non le guardo nemmeno e , se mi capitano, smonto o baratto senza pietà.
Anche stavolta stavo per voltarmi, ma alcuni particolari mi hanno colpito assai.
"Bianchi, campione d'Italia".
Campanello Bianchi.
Manubrio(ricromato!!!) Bianchi con mega pataccone da Mod. Super.
Dinamo e faro Bianchi, mai visti prima.
Eppoi quei mozzi e quel cambio marcati Campagnolo, che anche chi, come me, crede che il cambio nella bici serva a barattare qualcosa, mi ha colpito.
Le pedivelle mi dicono 1963, mi stupisce pensare che ancora in quegli anni la Bianchi producesse robetta tanto raffinata , in pieno boom economico.
Insomma,tanto ho pensato che, tolti i due sganci rapidi alle ruote,e sganciati i fermafreno sulle ganasce di alluminio(!), via nel baule!
E già provata!
Fila una meraviglia,il cambio è quello che Dio fece, e anche se non provo l'emozione della bacchetta, credo che la terrò.
Una ripulitina e un'ingrassatina, questa si, ma non troppo.
La vecchia S bis sul cavalletto potrebbe non più volerne sapere di sbloccarsi..