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martedì 2 aprile 2024
uhh, catenelle!
Millenni fa l'amico Marco intitolava alla stessa maniera un suo post relativo a questa meraviglia di casa Maino.
Catenelle: un nome che nel nostro campo evoca solo una bicicletta: Maino supersport con frenaggio ad aste rigide interne e rinvio a cantilever comandati da catenelle su cerchi sport in alluminio .
La vedo su un annuncio, inconfondibile: quelle catenelle sono le uniche che accetto e che mi legano indissolubili al mondo delle bacchette!
Non credevo ne avrei mai trovata una , in questo stato poi.
Meravigliosa, assaggio i dettagli : non è mai stata manomessa nei suoi settanta ed oltre anni di età: sella originale Maino in crine e portaoggetti in cuoio !
Pedali Maino in fusione di alluminio, marcati Maino sulla barra.
Mozzi FB per Maino flangiati alluminio.
Parafanghi e carter in alluminio, fragilissimi...ma così leggeri!
Guarnitura Gnutti a millerighe per Maino derivata direttamente dalle corsaiole.
Sul manubrio compare la mitica placchetta recante la dicitura "supersport" , riportata anche dalla decalca sul cannotto di sterzo.
Manopole in osso, leve freno marcate Maino con inserti in bronzo.
Il colore oro le dona una piacevole aura di eleganza: ancora oggi esprime bene un mix di classicità unito ad una finezza tecnica che rappresenta uno degli apici delle bici "erre" degli anni 50 ( con buona pace di chi la vorrebbe poco significativa ).
A breve, tornerà insieme ad una vecchia amica...aerodinamica ...sempre di casa Maino!
Buona primavera e buone pedalate a tutti!
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martedì 19 febbraio 2019
Bacchettata 2019 : BRA 5 Maggio!
Come ogni anno torna l'appuntamento braidese per gli amanti della bici a bacchetta e della passeggiata tranquilla.
Quest'anno , la quattordicesima edizione sarà dedicata al grande Guido Saracco " Sarachet", ciclista, poeta e musicista astigiano che amo moltissimo.
Per l'occasione cavalcherò una sua creazione a ballonetto e nella consueta pausa culinaria a metà percorso, oltre a leggere qualcosa......sorpresa!
Il percorso sarà totalmente pianeggiante, classico tragitto Bra- Casa del Bosco-Riva - Bra, circa 15 chilometri in tutto con pausa a metà.
Invito tutti a portare qualcosa da mangiare e da bere da condividere per il pranzo che si farà sulla terrazza di casa mia.
Al pomeriggio chi vorrà e ....sarà ancora sobrio, potrà fare accesso alla mia collezione...un po' impolverata!
Ritrovo a Bra in Piazza Spreitebach, ore 9,00 circa del 5 Maggio
Prego chiunque coglia partecipare di darmi conferma via mail, a.galeasso@libero.it oppure di scrivermi su facebook ( Andrea Galeasso)
Vi aspetto numerosi!!!!
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martedì 29 agosto 2017
umberto dei A1 bis Turismo 1924: bollo pagato!
Nella vita ne ho fatte di cose, penso spesso.
Cose belle, cose stupide, cose folli.
Come portare a casa 17 bici, in due viaggi.
Con la macchina carica all'inverosimile, la gente che ti guarda storto e la fidanzata che forse non ti guarderà mai più.
Invece no.
Tutti sono ancora al suo posto:
Io con la mania delle bici, la fidanzata che si è rassegnata, il venditore che si gode ancora il ricavato della vendita della ruggine e..i passanti che continuano a passare.
Tutte quelle bici le ho prese per una sola: lei.
" Ma io voglio solo quella..."
"No, o tutte o nulla..."
"Ma sono tante..."
"E tu fanne cosa vuoi..coricati vicino se credi..."
Ha atteso molti anni perché era davvero malconcia e toglieva la voglia di metterci mano persino ad un restauratore matto come me.
Poi, un giorno, durante il trasloco, l'ho vista in cantina.
Triste, malinconica, senza speranza.
Come quando la vidi la prima volta, sotto un portico in mezzo a tanta di quell'immondizia che faceva male al cuore.
Umberto Dei: A1 bis Turismo, 1924.
Modello di base di una schiatta che durerà sino ai primi anni 60.
Chissà come l'avrà decantata il venditore, prima di incassare i bei quattrini che valeva ...
" Provi, signore, provi e poi mi dica...Bollo pagato per il 1924 incluso nel prezzo.."
Svitol, ne ho usato poco: tutti i dadi scorrevano meravigliosamente bene, e la nichelatura sopravvissuta è stata ben oltre le mie aspettative.
Qualità eccezionale, robustezza.
Bici vissuta questa: il proprietario, per chissà quale ragione, ha pensato bene di segare i fermi degli archetti saldati alla forcella, sostituendoli con due fascette roller.
Son stato indeciso: in fondo bastava tagliare e saldare.
Ma che senso avrebbe avuto? Cosa mi avrebbe detto poi la bici?
No, lasciare come è, smontare, pulire, smerigliare e stop.
Infatti la bici frena che è una meraviglia e scorre sul rosolio.
Non nascondo che la sto usando ogni sera e che ogni volta mi ripaga con una silenziosità ed una scorrevolezza in salita che pochissime bici vantano.
Alcuni decantano le Dei Imperiale come le migliori bici, le più scorrevoli.
Provino una di queste , i signori, e poi...mi dicano.
Cose belle, cose stupide, cose folli.
Come portare a casa 17 bici, in due viaggi.
Con la macchina carica all'inverosimile, la gente che ti guarda storto e la fidanzata che forse non ti guarderà mai più.
Invece no.
Tutti sono ancora al suo posto:
Io con la mania delle bici, la fidanzata che si è rassegnata, il venditore che si gode ancora il ricavato della vendita della ruggine e..i passanti che continuano a passare.
Tutte quelle bici le ho prese per una sola: lei.
" Ma io voglio solo quella..."
"No, o tutte o nulla..."
"Ma sono tante..."
"E tu fanne cosa vuoi..coricati vicino se credi..."
Ha atteso molti anni perché era davvero malconcia e toglieva la voglia di metterci mano persino ad un restauratore matto come me.
Poi, un giorno, durante il trasloco, l'ho vista in cantina.
Triste, malinconica, senza speranza.
Come quando la vidi la prima volta, sotto un portico in mezzo a tanta di quell'immondizia che faceva male al cuore.
Umberto Dei: A1 bis Turismo, 1924.
Modello di base di una schiatta che durerà sino ai primi anni 60.
Chissà come l'avrà decantata il venditore, prima di incassare i bei quattrini che valeva ...
" Provi, signore, provi e poi mi dica...Bollo pagato per il 1924 incluso nel prezzo.."
Svitol, ne ho usato poco: tutti i dadi scorrevano meravigliosamente bene, e la nichelatura sopravvissuta è stata ben oltre le mie aspettative.
Qualità eccezionale, robustezza.
Bici vissuta questa: il proprietario, per chissà quale ragione, ha pensato bene di segare i fermi degli archetti saldati alla forcella, sostituendoli con due fascette roller.
Son stato indeciso: in fondo bastava tagliare e saldare.
Ma che senso avrebbe avuto? Cosa mi avrebbe detto poi la bici?
No, lasciare come è, smontare, pulire, smerigliare e stop.
Infatti la bici frena che è una meraviglia e scorre sul rosolio.
Non nascondo che la sto usando ogni sera e che ogni volta mi ripaga con una silenziosità ed una scorrevolezza in salita che pochissime bici vantano.
Alcuni decantano le Dei Imperiale come le migliori bici, le più scorrevoli.
Provino una di queste , i signori, e poi...mi dicano.
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