giovedì 22 novembre 2012

Perla corsa, scelgo lei.

Da un mucchio di biciclette accatastate sei spuntata, mesta e abbandonata.
Il manubriaccio in acciaio anni 80 e i parafanghi posticci non giovavano certo al tuo passato da corsaiola.
Dai forcellini ti riconobbi e dalla matricola sul canotto, sotto i 100000, capii che nascesti ben oltre 80 anni addietro.
La decalca diceva e non diceva, le pedivelle tacevano per non parlar dei mozzi, ma eri inqueivocabilemnte Perla.
Insomma, una bella insalata!
Ma  non demordevo: portata a casa la situazione fu più tragica del previsto, avendo un terminale della forcella anteriore malamente saldato e ..qualche acciacco sul telaio.
Leggendo i cataloghi scopro le tue origini: 1925, sulla ghiera di sterzo,  modello 54 da Corsa, colore azzurro Verbano.
Decido quindi di montarti come da catalogo, con cerchioni in legno e mozzo contropedale Torpedo posteriore.
Solo un freno davanti, fascettato.

Sul manubrio mi sono divertito, ricostruendotene uno in ferro, alla moda dei tuoi tempi.
Così come il campanello, più un vezzo che una necessità: ai tuoi tempi erano stradacce, fossi, fango.
Per questo ho scelto gomme smontabili da 28 x ¼, montate su mozzo anteriore Perla con Oliatore e posteriore Torpedo, come già detto.

Sù una guarnitura Perla, calotte Bollea Saluzzo ( BS, il meglio di allora), e un paio di pedali a sega in ferro.
La sella Extra ce la regalò un mercatino un mattino freddo, ora starà al caldo sotto le nostre terga.
Non ho misurato l'altezza del telaio, di certo farai pochi passi quest'inverno, al massimo andrai a farti ammirare presso qualche mostra .
La primavera è vicina, quando le arie si allargheranno Per la corsa, sceglierò te.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Eh eh eh si si Legnano è sempre Legnano!!!
Vai Ginoooooo

Saluti
Zagor