martedì 18 gennaio 2022

Franzosa:Automoto 1910

Lo ammetto, con le estere non ho mai avuto chissà quali rapporti... Nazionalista ( su certi aspetti), ho sempre trovato giusto e sacrosanto preferire il prodotto italiano. Eppure..eppure.. Questa Automoto giaceva mesta e scopertonata in un annuncio, dotata però del suo faro a carburo. Automoto: tutto tranne una bicicletta, verrebbe a pensare dal nome! Impietosito, decido di portarla a casa e studiarmela un poco... La geometria è slanciata, il manubrio impone un'andatura eretta che conferisce stile ed eleganza alla ciclista più sparuta. Parliamo del restauro! La vernice,ancora presente, ha resistito agli oltre cento anni di intemperie, anche se la serie sterzo ...chiede pietà dopo i mille e mille scossoni... I cerchioni, come da migliore tradizione d'oltralpe, presentano la classica targhetta con inciso il nome del produttore.
All'anteriore mozzo enorme FN , al posteriore mozzo contropedale ( al limite dell'usura ). Siccome Totò recitava che "la prudenzia non è mai troppo", fu posto , forse più avanti, un pratico freno fascettato sempre alla ruota posteriore che compie ancora oggi il suo egregio dovere. Nel tempo uno dei parafanghi , probabilmente il posteriore,ha ceduto il posto ad un fratellino meno concio e ugualmente protettivo...
Manopole in legno con anello di fissaggio, campanello enorme e straordinariamente effice. In Italia questa sarebbe stata classificata a buon rigore come balloncina, montando ruote da furgone 26 3/4, molto comode. Ovviamente, da buon meccanico ciclista d'antan..non si butta nulla! Entrambi sono stati recuperati con tecniche antiche ..in modo da poter rullare ancora con qualche sano scossone anti addormentamento! Sicuramente non sarà la Automoto più completa e corretta della terra, ma come esperienza culturale e ciclistica credo sia valsa la pena studiarla e darle nuova vita.
E se la notte si farà buia...sotto col carburo!

Nessun commento: