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Ciò che guardo ma non vedo sono le cose che non m'attirano, e che non possono esser viste da chi veder non vuole e nemmeno sa.
Particolari in chiaroscuro dal tono sfumato, una perla per l'occhio allenato.
Sono le parole che fuggono veloci e indolori, mentre altre tagliano con la precisione del chirurgo, nell'indifferenza di una conversazione stanca.
Sono le bici che non han nome e parlare non possono, mentre compagne altrettanto mute possono con la sola forza del blasone e della polvere lieve catturare il mio sguardo e il mio tempo.
Vorrei poter vedere in un lampo ciò che già esiste ma ancora ignoro.
Le parole dolci, la luce più tenue,gli abbracci e insieme l'oggetto nascosto che mi aspetta.
Vorrei poter nascondere le infinite rabbie e i dolori c che io solo e per me solo offuscano ore liete e serene, cancellando d'un botto quelle dannate sensibilità che mi legano a una percezione miseramente umana.
Un sogno d'un istante, svanito nel momento del compimento.
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