sabato 26 novembre 2011

Correrai.


Non ho mai parlato di bici d'altri, qui.
Ma l'amicizia, l'emozione del ritrovamento, contagiano lesti il mio cuore e qualcosa si muove dentro me.
Non resto insensibile di fronte a simili ritrovamenti.
Immagini, sogni, si condensano e devono parlare.
Come lei.
Che ancora non conosco, ma come una diva che vi fa sognare dalle pagine delle riviste , e il cuore batte forte, così io me la immagino tra le dita, densa, concreta.
La sento la sua ruggine, la polvere che l'ha ammantata per anni,il buio di cui ha fatto indigestione.
Ha visto passare stagioni, mesi, anni, oggetti son giunti e spariti.
Quella notte che fu vostra , ne son certo, credette il peggio.
Credette che quel ferro che la fece quello che è, sarebbe tornato all'informe materia, e più nessun amore, ma solo fretta e indifferenza.
Li hai visti negli occhi, quei volponi dal cuore buono, hai capito dai loro sguardi e da quelle carezze affettuose sui mozzi e sulle decalche, che qualcosa sarebbe cambiato.
Tornato.
Correvi forte, forse per amore, forse per vincere.
1926 dice il bollo ancorato al canotto alla moda dei corridori.
L'ultimo anno in cui fosti in pista?
Chissà.




Quella strana ruota libera darà del filo da torcere a Max e Flavio, che hanno però già risolto l'arcano del tuo nome: Aquila.
Assomigli alle sorelline milanesi della Bianchi, ma che importa?
Conta che ci sei, che nulla è cambiato da quando delle mani esperte ti fecero.
Il loro cuore è in te, le loro speranze vivono nelle tue sembianze.
Presto i tuoi mozzi crucchi Durkopp rulleranno sul rosolio e, rimontate le fascette dei freni, potrai catapultarti giù dalle discese ripide come un tempo.
Non so se i tuoi padroncini vorranno arrischiare il pignone fisso che ti ritrovi.
Dalle auto silenziose e da questo Mondo , che ti apparirà strano, ne son certo, potrai difenderti a suon di campanello e stridor di ganasce.
Sorridi fiduciosa nel garagino , una nuova vita t'attende.
Presto la tua fame di grasso, olio, e buona gomma novella, ti sarà soddisfatta.
Correrai.
Correrai ancora Aquila dalle grandi ali.
Nessuno davanti.
Nemmeno una Volpe.

3 commenti:

Max ha detto...

senza di te, senza la tua passione coinvolgente, senza le tue bacchettate, senza il tuo blog, senza la dei rosa del '40, senza la tua amicizia... questa macchina sarebbe finita!... o finita con chissà chi in qualche mercato famoso come merce di scambio, per farsi qualche fasullo euro per cambiarsi le gomme del bmw o della golf.
grazie Andrew!

"Queste son notti da star svegli, da amare."

Max

Anonimo ha detto...

Grazie come sempre per le tue splendide parole, abbiamo trovato un amico importante e questa amicizia in futuro riserverà piacevoli sorprese
Flavio

Dr.Galeasso ha detto...

Grazie !!!!
l'inizio di una piacevole collaborazione?????


andrew