sabato 12 marzo 2016

Auro ballon, comoda poltroncina!

Reduce in questi giorni da uno stupido incidente col sidecar,  mi trovo a dover trascorrere qualche settimana con le mani pulite che non possono assaggiar grasso e uncio.
Per fortuna, quasi una premonizione, nei giorni passati il lavoro fu alacre e fruttuoso e per una volta mi trovo solo ad ammirar il frutto di cotante fatiche.

Prima fra tutte ammiro questa Auro, sottomarca Amerio, che dal 1935 solca le strade piemontesi con le sue tozze ruote da 3/4 infischiandosene altamente di guerre, buche e distanze.
A ben guardare in questi giorni l'unica distanza seria pare essere il tempo, che scorre lento e implacabile.
I chilometri sono poca cosa di fronte ad ottanta anni di vita , ma anche di fronte a questi servono buone scarpe e una cura veloce ai freni.

Ecco allora nuove coperture da 3/4 x 2, misura extralarge da gonfiare a bassa pressione ( si sa mai che ad ottanta suonati non ci parta ancora un embolo), mentre i pattini grattano con cautela sui fragili cerchi dove il cromo e i filetti sono solo un ricordo lontano.

Che sia un 'Amerio, al di la della marcatura Auro su mozzi pedivelle col classico telaio a freno seminterno e il portafaro, non vi son dubbi.
Come un vampiro invecchiato, il canotto porta tracce del vermiglio che la casa alessandrina profondeva a larga manica , rendendoli riconoscibili  a chilometri di distanza.
Forcella squisitamente Amerio, con attacco parafango in fusione.

Parafanghi a triplice costolatura, larghi e robusti.

Sul manubrio, una chicca: il signor Calligaris incise il suo nome, in modo che anche dopo la dipartita tutti sapessero che quella era stata qualcosa di molto suo.

E per dimostrare che costò soldi, e non pochi, utilizzò 2 lire come rondella al manubrio: mai vidi un investimento più sicuro e fruttuoso del vil danaro....
Basta.
Questa è una bici di quelle da usare davvero, sulle stradacce brutte di campagna, quelle, per intenderci. con i solchi dei trattori profondi mezzo metro e buche e sassi.

Non mi va davvero di isolarla in casa, pur bella come è.
Pur provata dagli anni e dalla tanta luce ed acqua  , vuol correre ed ancora vedere.
Benissimo.
Le sue gomme rinforzate mi faran da sobrio cuscino durante i prossimi- e spero non troppo lontani- giri primaverili, riparandomi gli acciacchi dagli accidenti che le strade offriranno...



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