sabato 13 ottobre 2012

Tandem di Guerra

Grigio nubi, nubi di guerra.
Eri sporco di un rosso che non ti apparteneva, chissà se hai dormito mesto in
qualche stalla.
Quel grigio che ricordava tempi non felici, spuntava da sotto quasi
scherzoso.
Ruggine, ruggine, ruggine.
Ancora, sempre.
Così dopo l’estenuante trattativa sei entrato nel mio garagino, e ti ho subito
smontato e appeso tanto ingombravi.
Per un anno e mezzo hai visto sul tavolo operatorio le tue sorelline più corte
tornare alla luce ridenti.
Sapevi che sarebbe toccata anche a te.
Infatti ho sentito gioia quando le mie occhiate alla tua vernice diventavano
via via più lunghe e cominciavo a “vederti” finita e a posto.
Cominciai dai parafanghi, ricordi?
Quel bianco che spuntava da quello posteriore era un richiamo troppo ghiotto
alla passione per le cose del tempo di guerra.

Poco a poco è rispuntato, ma il resto era ruggine, brutto, sporco.
Le saldature sul telaio mi dicono che hai viaggiato e forse su e giù per la
collina e chissà con chi e per quali ragioni.
Chi ti ebbe seppe però conservare i tuoi pedali, pur usandoti molto, e il tuo
manubrio cadmiato sportivo anteriore.

Cadmio: tempo di guerra, mancanza di cromo e materie prime.
Tutto torna.
Anche il fanalone anteriore chiedeva la sua lucidata prima di poter ricevere
energia dalla dinamo Eliodyn che mancava.
 Le ruote erano davvero malridotte e i mozzi dicevano chi una cosa chi un’
altra.
Due cerchi ballon 26 X3/4  con mozzi Erma ad ingrassatore  hanno preso il loro
posto, con tanto di filettatura grigia centrale.
Freni Universal per frenare presto…e come si può ( la tua mole non è certo
piccina) con leve fascettate al manubrione.
Saldature?
Parecchie.
Troppe.
Vedremo se l’ottone reggerà le bacchettate alle quali ti porterò..
Le lunghe catene scorrono sul rosolio dopo quasi un anno di bagno termale in
olio e nafta, e il tendicatena mi ha parlato torinese: Nieddu, cambio
Vittoria!

Pedali a 4 gommini, smontati e ingrassati: tutti e 4, montati su pedivelle e
guarniture Magistroni  fanno ancora il loro dovere!
Due accessori per farti bella: para-paletot  in lamiera (fondo di magazzino
anni 40) e una bella gemma Autarchia posteriore ( cadmiata).

Le selle sono ancora quelle che ti trovai addosso: il cuoio è stato ben curato
dalla glicerina della mamma, per poi essere protette dalle terga mie e…altrui
da una bella copertura Nos anni ‘40 in vellutino.
E se la polvere verrà su dura a sporcar le catene…l’oliatore ci verrà in
soccorso (cadmiato pure lui!).
Qualche stinta decals è apparsa, ma non m’ha detto nulla: pace.
Conta poco il nome, piuttosto l’emozione di pedalarti ( sei silenziosa, non me
l’aspettavo) , assieme all’anima gemella o un buon amico, magari con plaid e
vino rosso.
Che son tra le cose che amo di più, le cose più vere e genuine.
Non più bombe e fughe e fame e disperazione , dunque, ma gioia e voglia di
condividere il pedale e una bella giornata, magari con pratino e sole.
Ogni tanto son davvero soddisfatto e questa è una di quelle volte.

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