sabato 13 luglio 2013

Murata viva : Bianchi scettro del 1939-40

In questi giorni sto restaurando casa e nel tempo libero che non ho più, nessuno deve disturbarmi, vista la mole di lavoro.
Quest'oggi il telefono trilla, mentre sono al quarto piolo della scala sporco di rosso antico..uno spacciatore, simpatico.
Evabbhe.
"Pronto, cerchi ancora le bici vecchie?"
"Si, ma...ora non posso, per un po' son preso dalla casa..."
"Questa devi venire subito a prenderla o fa una brutta fine..stavamo buttando giù una casa e questa era dentro un muro"
"Dentro?Ma va, dietro..
"No sta roba qua l'avran murata in tempo di guerra..è vecchia forte ha anche il fanale giallo..."
"Un'oretta e son da te"

La morosa mi guarda male come non mai, ma ho l'adrenalina a mille.
Tiro la 500 all'inverosimile , non mi importa la Marca, sapendola in una cascina in alta Langa immagino qualcosa di economico, ma va bene, è l'idea di mettere mano a qualcosa che nessuno tocca da forse 70 anni.
Roba che le ultime persone che ha visto son gente che si sparava.
Arrivato, la vedo appoggiata al cassone del ferro, tra mattoni e assi di legno.
Cazzo, Bianchi.
Cazzo, bicolor.

Cazzo, la sella giusta.

Cazzo i copertoni marcati Pirelli-Bianchi.

"Che roba eh?Era tra un muro e l'altro. Magari chi l'ha messa lì è morto..almeno la metti a posto, lunedì il padrone buttava via tutto.Fatto bene a chiamarti?"
Lo bacerei.
Caricata con cura, sono a casa in meno di mezz'ora.
Assaggio i dettagli: impianto luce completo Regina, il cavo in sterlingato si è sbriciolato.
La ruggine è ovunque, la catena si muove di poco.
Il campanello tintinna felice, senza bisogno di oliare.
Curioso il carter: chissà se è uscita cosi o l'han tagliato?

Di certo è una modifica ben vecchia :)
Curiosi copertoni dalla misura 28X1 X 5/8 X1 /2
Pedali a trombetta Bianchi con gommini quasi nuovi!
Questo indica, oltre ai copertoni, quanto poco fu sfruttata questa bici.

Chissà se la catena e la ruota libera saranno ancora della Bianchi?
L'impianto luci è un autarchico Regina con tanto di vetro giallo come imposto dalle leggi sull'oscuramento:

Me la vedo già in una mostra dell'AVP, con tutta la sua polvere e la sua dignità di sopravvissuta alla guerra e alla barbarie del dopoguerra.
Sogno, sono felice e son felice di condividere con voi questa piccola grande scoperta.

2 commenti:

Gianluca ha detto...

Doppiamente speciale perché esce dal nulla. Dal passato come un fantasma. Complimenti.

Dr.Galeasso ha detto...

Questa bici e la sua essenza, al di là di marca e blasone, racconta i tempi difficili di quando non si sapeva dove e cosa si sarebbe fatto- stati- il giorno dopo .
E anche una bici era merce preziosa da occultare in attesa di tempi migliori..