venerdì 9 gennaio 2009

D -Dei : il raduno!


E son qua con le lacrime agli occhi e quel magone nel cuore a pensare alle bici che potrei cedere che una vibrata del telefonino mi inchioda alla sedia.
"Si è di quella marca che mi hai detto, Umberto Dei, come nuova , mai usata, sembra appena uscita dalla vetrina.Se vieni in settimana facciamo il blocco ..."
Inutile.
Piove sempre sul bagnato, dirà qualcuno.
Io penso che queste benedette bici abbiano un'anima, a modo loro.
Che sente.
Che vuol vivere.
Che vuol star bene.
Me ne son accorto spesso nei restauri, quando le viti si svitano troppo facilmente o i movimenti prendono a rullare allegri e incuranti della ruggine.
Qualità costruttiva, fortuna, sissisisisisi, va bene.
Epperò sento che c'è qualcosa di più del raccogliere, ammucchiare, ammassare, cedere il posto nella camera da letto per le belle centenarie.
C'è una missione.
Una vocazione.
Un'anima.
Ora lei è nel salotto di casa , la polvere che la copre è appena un manto,non sfiderà le ire dell'operosa fidanzata.
cromature perfette ovunque e decals immacolate.
Una volta in più mi innamoro di questa meccanica e di questa arte che fa battere forte il cuore a più d'un appassionato.
Ammiro i filetti sui cerchi, i pattini rossi ancora nuovi col nome del buon sciùr Dei.
Il B52 mi guarda sornione e contento, col sorriso lucido della sua cromatura ancora perfetta, già lucida sulla parte ripulita.
Mi siedo in poltrona.
La guardo.
Sdegnosa, la Olympia sulla mensola in alto freme d'invidia per la bella vernice nera che brucia ancora allo sguardo.
"Sfido, potrebbe essere tua nipote, è una signorina del '56, non scordartelo!"
E ancora la guardo.
E penso che è bella.
Che fa quasi male vederla.
Che i copertoni Pirelli Stella devono ancora calcare la strada.
E allora, per finire, l'idea:organizzare un bel raduno per bici Dei appena la neve si scioglie e le strade son asciutte.
Quale modo migliore per ritrovare queste anime perse desiderose d'uso?
La data è incerta, il marchio Storico: date della buona biada alle vostre pulderine, la chiamata alle armi si appresta!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

La (pseudo)operosa fidanzata te lo ripete da tempo immemore.

Ti chiamano.
Ti vogliono.
Ti supplicano.

Tienile con te!!
Al diavolo la BSA(la moto, stavolta).

La polvere sul sellino di pelle e sulle antiche manopole non dà fastidio a nessuno. Men che meno la ruggine sul pavimento.

Certo, il rombo d'un motore potente farà girare più teste al suo passaggio...

...ma rinunceresti davvero alle scampagnate domenicali nei posti più inciurlati e alle ore più strambe per acciuffare quelle eleganti signore in nero???

E poi mi spieghi come ce la metteresti una moto di quelle dimensioni nella mia microscopica macchina???

Michele Marziani ha detto...

Vengo senz'altro con la mia coetanea Superleggera, entrambi del '62 e il mio romanzo appena uscito dal titolo "Umberto Dei. Biografia non autorizzata di una bicicletta".
Bello questo blog, molto.

Dr.Galeasso ha detto...

sono davvero lusingato che tu-mi permetto di dartelo, tra appassionatissimi-sia venuto a trovarmi.
Appena le temperature saranno quasi decenti organizzerò un bel tour eno.ciclo gastronomico, sullo stile della prima bacchettata..
non ho ancora trovato in libreria il tuo libro, ma l ho ordinato..
dalle prime pagine ascoltate mi ha emozionato molto..

Unknown ha detto...

Michele, così ci racconti "la superiorità dell'acciaio rispetto all'alluminio..." dovo aver bevuto del rosso. ;-))

P.DeSade ha detto...

Oh Andre ! che bella idea !! mi devo sbrigare a rimettere in sesto la Ciclo Italia-Dei del '40...
Comunque bell'idea veramente, bacchette, un pò di vino e tanta passione vanno sempre d'accordo ! mi raccomando datemi un mesetto e io son pronto ! mi raccomando Lorenzo da Mantova vedi di esserci per l'adunanza !

P.desade