martedì 9 settembre 2014

Prina Corsa 1937: il parto!


Era gennaio quando il buon Max, in seguito ad uno scambio, mi cedeva ciò che restava di una gloriosa bici da corsa anni 30:

Chi mi conosce sa quanto ami la Prina e questa era un raro esemplare anni 30 ancora coi suoi mozzi marcati ( posteriore giroruota) e ....un telaio leggero da far paura!
Inoltre, cosa non disprezzabile, aveva ancora i suoi parafanghi in alluminio a 4 pezzi: cosa volere di più?
Sotto a chi tocca allora!
Prima cosa ho ripulito bene il tutto; sotto la ruggine è ancora spuntata qualche decalca e i resti del suo bel bleu originale, che ho poi ripreso con le corde delle guaine e la tela del manubrio:


Terminata la pulizia ho provveduto ad una piccola saldatura in zona forcellini posteriori: anche dall'altra parte era stata fatta la medesima cosa: Signor Antonio, occhio, i forcellini son deboli!!!
Reparto ruote: i cerchi in ferro non mi soddisfacevano e, per una volta, ho strappato la regola: nel 37 già esistevano i cerchi in alluminio e , volendola usare con soddisfazione, mi son concesso due bei cerchioni per tubolare  extraleggeri, raggiati con raggi ...ruggine per fare pendant col resto!

I parafanghi erano parecchio storti e ..ancora un poco lo sono, perchè anni di pioggia non hanno giovato all'alluminio e toccarli è come martellare la cartavelina: direi che ora sono accettabili ma migliorabili, non avessi il timore di sfasciarli con lo sguardo!

Sul posteriore gemma in vetro come d'obbligo e tracce dell'indispensabile vernice bianca in obbligo dal 36 in avanti!
E siamo in primavera...manca il manubrio!
Questo me lo sono costruito da me, studiando le pieghe sulle foto e sulle bici da me possedute.
Da un  manubrio da bambino in ferro, taglia cuci e piega e bestemmia e invecchia....direi che fa la sua figura !


Notate anche il campanello bronzino e le mollette salvapantalone: erano ancora le sue, trovate attaccate al rottame!

Reparto freni; risponde al nome  Universal FPM, freni in ferro a mensola con leve abbinate, pattini Universal originali ma...un poco secchi!



Bici da corsa, ormai siamo a Giugno; e se ci montassimo un bel cambietto?
Un Vittoria sarebbe l'ideale ed ecco che sulla strada compare il rudere di una Benotto ad offrirci la bella leva tensionatrice con la sua cremagliera!

Mozzo posteriore con ruota libera caimi corsa a 3v con disco salvaraggi in alluminio e pignone fisso dal lato opposto.
I pedali sono Sheffield Sprint a centro intero, con lacci bleu e la sella è la sua sua Brooks B17 di origine, convenientemente ingrassata!

E dopo 9 mesi di parto siamo a settembre e ri -nasce qualcosa che fu, coi segni del tempo si capisce, ma funzionale e piacevole agli occhi dell'appassionato:incredibilmente leggera per una ultra settantenne.

In lei ho profuso tutto l'amore che provo per il marchio astigiano: spero ricambi con un bel servizio quando la porterò su strada alla prima occasione!

2 commenti:

davide ha detto...

appassionante il restauro...non sono un esperto di bici d epoca ma sono arrivato a te tramite il marchio Prina...a tuo parere questo relitto puo essere di questa casa costruttrice?:

http://labicidepoca.forumfree.it/?t=72532727#lastpost

Dr.Galeasso ha detto...

assolutamente da salvare!mandami foto di dettagli come mozzi e numero telaio e vediamo di che marca è....scrivimi a a.galeasso@libero.it