domenica 20 maggio 2007

Lacrime di ricino.


Ecco che qualcuno penserà subito a un post politico e fazioso, lo so già.

Nostalgico,magari.

Questo si.

Perchè davvero non posso togliermi dalle nari quel profumo inebriante che sprigiona dagli scarichi delle moto del passato.

Moto da corsa.

Moto rumorose.

Moto bellissime, scintillanti e non.

Scarichi liberissimi e megafonati.

Piloti arzilli, dall'estro di un tempo e...con qualche acciacco.

Per un giorno, gli anni si annullano e tutto ritorna a un tempo passato, in cui le persone e i motori avevano un'anima.

In cui ognuno metteva del suo, senza tanti sponsor e globalizzazioni.

Motori monoalbero, bialbero, trialbero desmo, valvole radiali e a camme facciali.

E dovete vedere la faccia di chi vi indovina appassionato e non la smette più di parlarvi di Lei, della sua creatura, della sua unicità e della sua perfezione,moglie sulla sedia all'ombra ingrugnita.

E tutti amici e chi si ferma non serve manco chiedere, è ovvio che ti do una spinta, un consiglio, se serve.

Questi motori mi entrano dentro, ogni volta di più.

Il loro suono mi inebria, mi confonde, mi ubriaca, mi commuove fino alle lacrime.

E non per modo di dire.

Così tanto che, a volte, a chi mi chiede il perchè delle mie lacrimucce, dico allergia al ricino.

Ridendo.


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