Un giro inaspettato in Torino, una piazza parigina, isola nel cemento.
Una panca.
Di pietra.
Quella panca.
Tutto si ferma.
Torna indietro.
A quella primavera fresca di un secolo fa, o giù di lì, quando uscimmo imbarazzati dall'università e nemmeno ci guardammo negli occhi passeggiando senza una meta.
Non una parola.
Sentivamo imminente quell'evento che volenti o nolenti tra poco saremmo stati noi.
Faceva un freddo cane e tu, vanitosa, non ti eri vestita abbastanza.
Fu tutto ciò che ti dissi prima di baciarti.
domenica 6 maggio 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento