lunedì 24 ottobre 2011
Rola, per caso.
Metti una domenica mattina di freddo e quattro banchi per il paese.
Metti due chiacchere con un buon amico di bici.
Mettici le bici, sempre, appoggiate a una balaustra dei portici.
Mettici pennellate sparse, brutte, cattive.
Mettici le manopole di osso e il carterone, i bei pedali a sei gommini.
Mettici pochi euro, e mettitela tra le mani.
Mettila in cortile, lesto.
Mettici attenzione: i forcellini dietro sanno di corsa, la R del portafanale non è un caso.
Mettici i mozzi con oliatore a fascetta.
Metti che sia una Rola, per caso.
Mettere quelle manopole e quei pedali a ricambio?
Metti di no, è una Rola!
Rola, cercata spesso, sottomarca di Frejus-Torino, particolare proprio per quelle prelibatezze, era bicicletta ben considerata dai ciclisti e diffusa nelle mie zone.
E ora, ragazzo, mettiti sotto.
Nessuna scusa, è una Rola!
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