mercoledì 22 febbraio 2012

Noblesse oblige: Bianchi Impero bicolore 1942


Bici strana , questa.
Di lusso, anzi, gran lusso.
Anche il titolo, qui: in genere trovo sempre qualcosa che una bicicletta mi ispira, al di là della sua tecnologia, la sua storia.
Questa , no.
E si che ci ho lavorato quasi 6 mesi, dannatamente, ogni sera.
Sverniciata millimetro per millimetro da quell'orrendo oro con la quale la portai a casa.
Bianchi Impero: un sogno inseguito per anni, tra ferrivecchi e inserzioni golose.
Un amico di ruggine , di quelli veri, qualche mail , ed è stata mia.
Ero felice come una Pasqua , quest'autunno.
Ti spingevo con timore per le vie del capoluogo, osservandoti goloso dei tuoi particolari ricercati.
Abbiam avuto modo di conoscerci a fondo, durante le frede sere invernali, quando ti spogliai di quell'orrendo vestito dorato, e tu rinascesti , araba fenice.
Non nera,colore tanto in voga nel tuo tempo, ma un bel verde militare, lucido e raggiante è tornato timido a rilucere.
Addirittura, sui tubi del carro posteriore, tracce di vernice bianca a pennello: quella data o per ritocco o..per necessità al parafango posteriore, come da prescrizione.
Il carter invece mi disse grigio chiaro, così i bei parafanghi carenati.
Cadmio sui mozzi, cadmio sulle pedivelle: siamo in tempo di guerra!!!
I mozzi son quelli delle normali bici popolari, con ingrassatore, altro che i bei Siamt Bianchi da catalogo!
Il tanto discusso tempo di guerra, tempo di utilizzare ciò che avanzava in magazzino, e allora alluminio o no, pedalare!!!!
La cromatura del manubrio ha tenuto bene, così come quella dei pedali a trombetta, anche essi marcati c42: altra stranezza rispetto a quelli a centro intero da catalogo.


Questa bici è tutta una stranezza!
Completano l'opera un bel gruppo luce Dansi a luce gialla tipica di quel buio periodo (con tanto di paraspruzzo sulla dinamo!) e un paramanubrio extralusso in alluminio e gomma.
In sella:
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I freni interni si son mantenuti egregiamente e alla prima curva non ho invocato nessun Santo, anzi: un pateravegloria al buon Edoardo, che ancora oggi, a distanza di 70 anni, sa regalare emozioni rare e intense.
Non vedrai mai il garage, se non per la manutenzione: la tua casa ora è il salotto.
Noblesse oblige.

4 commenti:

P.De Sade ha detto...

Bici bellissima ! e soprattutto una testimonianza storica importante che la distingue da tutte le altre Impero... A Racconigi mi tocca rubartela ! ;-P

goretex972 ha detto...

Meravigliosa bicolor!!

Come hanno fatto a dargli una mano di oro marcio che era ancora stupenda!!

Bel lavoro veramente...ricordo com'era!!

Bravo!!!

P.S.
ci hai messo meno di 6 mesi..sei stato un fulmine...da "Racconigi" ad oggi non son passati 4 mesi....complimenti ;-)

Mayno ha detto...

..grande Andre!! Hai fatto uno straordinario e accurato lavoro di restauro e conservazione.. :-) Tanta tanta passione, complimenti!

Dr.Galeasso ha detto...

Grazie a tutti!!!