giovedì 17 ottobre 2013

Legnano 1923, i miei primi 90 anni!

Presento quest’oggi una Legnano davvero molto vecchia, senza dubbio tra le più vecchie conosciute al momento ( numero di telaio 60000 circa).
Quando la vidi pensai alla mia da signora del ’25 e che questa sia del 1923, credo le andrà bene: insomma, in genere è sempre il marito ad esser qualche anno più stagionato, o no?

Conservatosi peraltro benissimo, questo maritino di casa  Bozzi: mozzi, pedivelle, cerchioni e manubrio, tutto originale.
Analizziamo con calma i particolari più ghiotti.
Il manubrio, presenta la particolarità delle leve esterne rivolte verso il guidatore, con un complesso sistema di rinvii per il freno anteriore.


Da notare anche come gli archetti poggino su due battute saldate al telaio, infulcrate direttamente dal bullone del gommino freno, il quale, conico, va a 

scorrere all’interno di essi in maniera sorprendentemente fluida.
Il patacchino è un omaggio allo stile Liberty imperante in quel periodo: 
Legnano- Bozzi, ma anche un po’ di rèclame alla Pirelli non guasta !

Felice periodo di pubblicità semi-occulta!
Manopole e manopolini sono in corno d’osso lavorato.
Le ruote sono da 28 x 1/3/8 , da 670 mm, montate su mozzi “Legnano” a 32 fori l’anteriore e 40 fori il posteriore.

La ruota libera è dell’inglese Perry con oleatore a lancetta.

I parafanghi sono a schiena d’asino.
Questa macchina nasce senza il carter catena, ma già in tempi antichi, forse 
addirittura negli anni ’20, è stato montato questo carter a pistola molto sottile che i meccanici chiamavano ”di riparazione”.

Esso consente di montare anche in presenza di guarniture da corsa, come questa, e garantire così adeguata protezione ai calzoni del pilota.
I pedali non sono quasi sicuramente gli originali, anche se sono quelli che ho trovato montati: a 6 gommini, bianchi, come la migliore tradizione Legnano.
Originariamente dovevano essere a sega in ferro, provvederò a montarli appena..li troverò!
Infine, la sella è una Mercurio in cuoio montata su molle: in pratica una transizione tra la moderna sella a molle che consociamo con copertina in cuoio o similpelle e quelle più antiche con corpo a riccioli.

Questa bici è stata, a mio avviso, rinfrescata da un ciclista molto bravo negli anni ’40, che ha provveduto a mettere anche una decal a coppale sul tubo discendente ( nell’anteguerra si usavano quelle piccole con Alberto da 
Giussano).

La patina del tempo ha fatto il resto ed oggi questa signora ( pardon, questo 
marito) porta con eleganza e fascino i suoi primi…90 anni!

3 commenti:

daniele vallisa ha detto...

Grandissimo come sempre
me la sono proprio goduta
questa descrizione

Harry Palmer ha detto...

oldies but goodies ;)
http://thepaludians.blogspot.it/

lù ghera ha detto...

è proprio un pezzo ... "da 90"!!