domenica 4 luglio 2010
Uomo strano
Nei tuoi sonni
non sai di me
di questa stanza buia
dove sempre
fu disordine di libri
e di idee
di quel frutteto
che un dì abbandonammo
e ancora frutti offre
non conosci la strada stretta
ma amica
che giunge a me
i tuoi occhi non sanno
e io non so
i pensieri del mondo
Di chi mi chiama
Uomo strano.
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