Solo ora, in occasione di un bello smontaggio e una lucidatura
, la ripropongo vista la sua rarità ( è l’unica mai
vista sinora!)
Su alcuni cataloghi Legnano anni 20 , tra le varie
sottomarche presenti ( Aura, Athena, Wolsit, Perla) compare anche la Ciclo
Diva.
Questo esemplare, del 1947 circa ( data desunta dal Numero
di telaio) presenta alcune caratteristiche curiose ed inconsuete, a cominciare
dal colore.
Questo marrone , un po’cacofonico a parer mio, è stato dato
davvero ovunque, e non sicuramente a pennello ma in fabbrica: di esso sono
ricoperte la staffa portadinamo, il telaio della sella e le aste parafanghi .
Il tutto è ingentilito da graziosi filetti bianchi che
corrono anche lungo l’esigua striscia cromata dei parafanghi.
Un po’ come fece la Bianchi con la linea Tebro..
Sinceramente non so se pensare ad una bici legnano assemblata
in fabbrica nel dopoguerra con…cosa capitava e personalizzata con decals fondo
di magazzino.
Impreziosisce il tutto una bella serie di puntali a coppale come si usava allora.
Impreziosisce il tutto una bella serie di puntali a coppale come si usava allora.
Il lavoro è troppo ben fatto e anche se gli artigiani all’epoca
lavoravano benissimo, riscontro nel lavoro una precisione da grande industria.
Peccato non averne mai vista un’altra per confrontarla!
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