Chi mi conosce sa bene la mia passione per gli oggetti e le biciclette del tempo di guerra.
Tutto ciò che è cadmio e fanali oscurati mi trasmette delle emozioni indefinibili: certamente qualche ricordo della mia vita passata !
Tutto ciò per presentare questo reperto bellico di primaria importanza.
Dal 1942 in avanti sono pochissime le Case ciclistiche che ancora producono a buon ritmo : la Bianchi verrà bombardata nel 1943 e stessa sorte subiranno altre Case, altre chiuderanno in attesa di migliori eventi.
Stupisce quindi trovare impressa sui cerchioni di questa Maino la data 44 , anno che coincide benissimo col numero di matricola .
Dopo tante e tante bici , mai nessuna avevo trovato datata 43, 44 o 45.
Quelli sono anni bui e certamente chi faceva bici non si perdeva in finezze di punzonature come anni prima...
Ricordiamoci inoltre che questo è un anno nel quale la circolazione di auto moto e bici era strettamente controllata e il documento che allego ne è una testimonianza:
Quante bici saranno state assemblate proprio in quegli anni , magari a partire da telai più vecchi o fondo di magazzino!
Parafango bianco posteriore e cadmio , per questa alessandrina!
I cerchi sono da 28 pollici, profilo R e mozzi...cadmiati ma senza ingrassatore!
Una finezza: nipples in alluminio, certamente fondo di magazzino di qualche reparto corse!
Tutto è cosparso di porporina alluminio: a tutta prima pensavo a un rifacimento del dopoguerra, ma grattando qui e là, anche sui cerchi..noto il ferro vivo sotto!
Un po' come su certe moto prodotte in periodo bellico, quando tutto era cosparso di vernice utile più a proteggere dagli agenti atmosferici che ...a dar bellezza!
Particolare che denota lo stato di quel momento, è la testa forcella: dipinta di rosso, come su altre Maino, ma...ancora le colature su freni e forca!
Insomma, si doveva fare la bici, venderla ( sottobanco) e ....pedalarla!
Sui pedali, a corpo cadmiato compare la scritta GIRA: sicuramente anche essi fondo di magazzino della branca Girardengo-Maino!
Curiosa una pedivella, dove la stampigliatura Maino compare piu volte ribattute: fretta di guerra!
Completano il quadro un bel manubrio a leve rovesce Ambrosio , dalla presa sicura e sportiva.
Le leve rovesce comandano ganasce Universal Brev 361666 guarda caso..cadmiate!
Il gruppo luce non poteva che rispecchiare il 1944: cadmio per la dinamo Dansi e....oscuramento in ferro per il faro!
Questa Maino a molti sembrerà solo un vecchio rottame, ma oltreché all'appassionato di bici questo mezzo rappresenta una testimonianza storica di raro e indubbio valore anche allo storico, che grazie ai particolari sopra descritti può meglio capire quel particolarissimo periodo storico che sono stati gli anni 1943-1945: anni bui, incerti, intrisi di morte e violenza ma anche di valenti artigiani che sfidarono il tempo per dar dignità e foggia al loro lavoro.
giovedì 10 luglio 2014
Maino 1944, dalla guerra con furore.
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